Un tribunale egiziano ha confermato la condanna a morte di un uomo per l’omicidio di una studentessa universitaria che aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio, dopo aver respinto il suo appello, a seguito di un caso che ha scatenato polemiche nel Paese africano.
La Corte di Cassazione egiziana ha respinto il ricorso della difesa dell’uomo, Mohamed Adel, contro il verdetto del 2022, una decisione contro la quale non è previsto un ulteriore appello, ha riferito il quotidiano egiziano «Al Ahram».
L’uomo è stato condannato a seguito di un processo in cui amici e colleghi della vittima, Nayera Ashraf, hanno testimoniato che l’accusato ha molestato e minacciato la vittima dopo che lei aveva rifiutato la sua proposta di matrimonio, mentre la famiglia di Nayera ha presentato diverse denunce alla polizia contro l’accusato prima dell’incidente.
Il caso ha suscitato un’ondata di condanne perché l’assassino ha pubblicato il video dell’evento sui social media. Infatti, un tribunale egiziano ha chiesto che la sua esecuzione venisse trasmessa per fungere da deterrente per crimini simili in futuro.
Anche la collega universitaria Salma Bahgat è stata uccisa l’anno scorso in pieno giorno all’ingresso di un edificio nella città di Zagazig, capitale del governatorato di Sharqiya, dopo aver rifiutato una proposta di matrimonio dall’uomo che poi l’ha uccisa.
Nel gennaio 2023, un tribunale egiziano ha condannato a morte un altro uomo che ha ucciso la sua ex fidanzata nell’ottobre dello scorso anno dopo che lei si era rifiutata di sposarlo e aveva rotto il loro fidanzamento a causa della sua «eccessiva gelosia» e del suo «atteggiamento di controllo», secondo le indagini.
L’Egitto, un Paese con un alto livello di casi di violenza sessuale e di genere, è stato il terzo più alto esecutore di condanne a morte nel 2021, secondo i dati diffusi dall’organizzazione non governativa Amnesty International.
Fonte: (EUROPA PRESS)