Il governo camerunese ha annunciato venerdì una restrizione della circolazione al confine con la Guinea Equatoriale dopo che diverse persone sono morte a causa di una malattia indeterminata nella provincia equatoriale guineana di Kié Ntem (nord-est).
Il ministro della Sanità del Camerun, Malachie Manaouda, ha dichiarato in un comunicato che «molteplici morti inspiegabili» in alcuni villaggi della provincia sono state attribuite alla «febbre emorragica», anche se le autorità della Guinea Equatoriale non hanno ancora commentato la questione.
«In considerazione dell’elevato rischio di importazione di queste informazioni e al fine di individuare e affrontare tempestivamente eventuali casi, le autorità amministrative locali hanno adottato misure, tra cui la limitazione dei movimenti al confine tra Camerun e Guinea Equatoriale», ha dichiarato.
Ha inoltre dichiarato che sono state avviate «indagini multisettoriali» nelle aree a rischio «in collaborazione con squadre della Guinea Equatoriale», oltre a un «rafforzamento della sorveglianza epidemiologica» e all'»intensificazione delle campagne di sensibilizzazione». Inoltre, sono stati inviati sul posto esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC).
Manaouda ha invitato gli operatori sanitari a «segnalare e isolare immediatamente tutti i casi sospetti ed evitare di trasferirli, nel rigoroso rispetto delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni», secondo una dichiarazione pubblicata dal Ministero della Salute camerunese sul suo account Facebook.
Ha inoltre invitato la popolazione a «rispettare rigorosamente» le misure messe in atto dalle autorità locali. «Non si tratta di un fenomeno mistico o di un caso di stregoneria», ha sottolineato, raccomandando di lavarsi regolarmente le mani, soprattutto «dopo aver maneggiato un animale o un prodotto animale», di «prendersi cura di una persona con sintomi di febbre emorragica», di «evitare il contatto con i fluidi corporei di persone malate», di «evitare il contatto con animali malati o morti» e di «lavare il cibo e mangiarlo ben cotto e caldo».
«In questa fase, non c’è motivo di preoccuparsi grazie al meccanismo di sorveglianza e di risposta, che è effettivamente in atto ed è stato rafforzato», ha ribadito Manaouda, che ha fornito un numero verde per ulteriori informazioni sulla situazione.
Secondo il portale di notizie equatoguineano AhoraEG, i decessi sono stati segnalati nei distretti di Nsok-Nsomo ed Ebibeyin. Nell’unità di isolamento di un ospedale ci sono tre pazienti in isolamento.
Fonte: (EUROPA PRESS)