Il Marocco ha ufficializzato venerdì che il suo ambasciatore in Francia, Mohamed Benchaaboun, non eserciterà più le sue funzioni diplomatiche nel Paese europeo, senza che sia previsto un sostituto, a seguito di un ordine del re Mohamed VI del 19 gennaio.
La partenza di Benchaaboun, che ha presentato le sue credenziali al presidente francese Emmanuel Macron il 23 luglio 2022, lascia un vuoto di rappresentanza diplomatica marocchina sul territorio francese in attesa della copertura del posto vacante.
In attesa di una conferma ufficiale, l’ordine di Mohamed VI, riportato dal quotidiano marocchino «Hespress», è arrivato nello stesso giorno in cui il Parlamento europeo ha rilasciato una dichiarazione in cui metteva in guardia dalla mancanza di libertà di stampa in Marocco, nonché dal presunto schema di corruzione per ottenere influenza a Bruxelles, che è stato fortemente criticato dal regno alawita.
Le accuse provenienti dal Marocco su una presunta campagna di diffamazione da parte della Francia all’interno dell’Unione Europea hanno raggiunto un livello tale che l’ambasciatore francese a Rabat, Christophe Lecourtier, si è scagliato contro di esse, sottolineando che non hanno nulla a che fare con la risoluzione di Bruxelles.
«Siamo responsabili delle decisioni delle autorità francesi, (ma) il Parlamento europeo è lontano dalla nostra autorità. Si tratta di personalità che sono state elette. Esiste una diversità di gruppi e di correnti di idee. Il governo francese non può assumersi la responsabilità degli eurodeputati», ha dichiarato.
La dichiarazione degli eurodeputati ha provocato un’agitazione tra le istituzioni marocchine, che sono arrivate a creare un comitato per rivalutare e rivedere le relazioni con Bruxelles, riporta il quotidiano marocchino.
Fonte: (EUROPA PRESS)