L’ex governatore della regione russa di Khabarovsk Sergei Furgal, oppositore del Cremlino, è stato condannato venerdì a 22 anni di carcere per l’omicidio di due uomini d’affari nel 2004 e nel 2005, in un caso che lui e i suoi sostenitori hanno denunciato come persecuzione politica.
Furgal e un complice, Nikolai Mistriukov, hanno organizzato gli omicidi di Yevgeny Zorya e Oleg Bulatov per una disputa d’affari e hanno cospirato per l’omicidio di un terzo, Alexander Smolski, secondo l’accusa presentata dall’ufficio del procuratore.
L’arresto del governatore, avvenuto nel luglio 2020, ha scatenato una delle più intense proteste degli ultimi anni contro il Cremlino a sostegno di Furgal, membro dell’ultranazionalista Partito Liberal Democratico di Russia e schietto oppositore del partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin.
Altre tre persone accusate di complicità hanno ricevuto condanne da nove a 21 anni di carcere, secondo il verdetto del tribunale della città di Liubertsi, riportato da Interfax.
Dopo aver appreso la sentenza, Frugal ha insistito a gran voce sulla persecuzione politica di cui è stato oggetto durante le indagini e ha proclamato l’intenzione di ricorrere in appello fino all’esaurimento dell’ultima strada possibile, secondo l’agenzia russa.
Almeno 23 persone sono state arrestate nell’ambito di queste proteste, alle quali Mosca ha risposto con cautela in quanto non c’erano capibanda e le proteste erano un affare interno, per il quale il Cremlino non poteva incolpare l’interferenza di potenze straniere, come ha fatto in altre manifestazioni anti-Cremlino.
Fonte: (EUROPA PRESS)