Secondo le stime dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), i potenti terremoti che martedì hanno colpito alcune zone della Siria settentrionale potrebbero lasciare circa 5,3 milioni di persone sfollate, senza tetto e con le agenzie umanitarie che cercano di fornire aiuti contro il tempo.
L’agenzia ha concentrato i suoi primi sforzi nel fornire agli sfollati tende, teli di plastica, coperte termiche, sacchi a pelo e indumenti invernali, tra le altre attrezzature che vengono distribuite «fin dal primo giorno», ha spiegato uno dei suoi portavoce, Sivanka Dhanapala.
Per la Siria, «si tratta di una crisi nella crisi», aggravata anche dalle devastazioni dell’inverno. In effetti, gli operatori dell’UNHCR dormono all’aperto in questi giorni, preoccupati che le loro case possano essere danneggiate e crollare.
La Siria contava già 6,8 milioni di sfollati interni prima di questa tragedia e tra gli obiettivi delle Nazioni Unite c’è quello di assistere i più vulnerabili, compresi i bambini che sono stati separati dalle loro famiglie. Una stima «preliminare» parla già di oltre 5,3 milioni di persone che hanno bisogno di un riparo.
«Si tratta di un numero enorme e raggiunge una popolazione che ha già subito un massiccio sfollamento», ha avvertito Dhanapala, che ha annunciato che la prossima settimana visiterà alcune delle zone più colpite, come Aleppo, Hama e Latakia.
Fonte: (EUROPA PRESS)