L’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) ha accolto con favore il fatto che 222 persone possano «respirare liberamente» dopo l’espulsione dei prigionieri da parte del governo nicaraguense, affermando che il loro rilascio è una dimostrazione della forza della pressione internazionale sulle dittature.
Da giovedì, 222 persone possono «respirare in libertà», secondo l’OSA, che afferma che c’è ancora molta strada da fare prima che tutti i nicaraguensi, senza eccezioni, «possano tornare a godere della libertà nel proprio Paese».
«Il rilascio di questi prigionieri politici è anche la dimostrazione che la pressione internazionale è essenziale contro le dittature», si legge in una dichiarazione rilasciata dall’organizzazione giovedì.
L’OSA ha inoltre sottolineato che gli sforzi dell’amministrazione Biden «sono un esempio di efficace lavoro politico a favore dei diritti umani». Ha anche applaudito «il ruolo svolto» dagli Stati Uniti nell’operazione, che hanno accolto i prigionieri e fornito loro il trasporto.
L’organizzazione interamericana, tuttavia, ha affermato che quella di oggi non è una «liberazione», poiché i prigionieri sono stati «ingiustamente imprigionati», torturati e isolati dal mondo esterno per aver pensato, espresso o scritto le loro opinioni contrarie al «regime» al potere in Nicaragua.
Secondo l’OSA, le persone rilasciate saranno ora condannate in processi «senza alcuna garanzia» per presunto tradimento e «incitamento alla violenza, al terrorismo e alla destabilizzazione economica», tra gli altri presunti reati. Inoltre, sono stati privati della nazionalità nicaraguense e di tutti i diritti di cittadinanza «in perpetuo». Arrivano negli Stati Uniti «deportati» dal loro Paese.
Per questo motivo, l’OSA ha chiesto che i crimini contro gli ormai ex prigionieri non rimangano impuniti e che i loro diritti vengano ripristinati «al più presto», portando alla luce tutti coloro che sono ancora imprigionati e torturati nel Paese centroamericano.
«Il regime nicaraguense continua a essere estraneo ai principi della democrazia e del rispetto dei diritti umani e dobbiamo continuare a denunciare i suoi abusi», ha dichiarato l’organizzazione.
In questo senso, ha sottolineato che la strada da percorrere per il Nicaragua «è chiara», evidenziando l’importanza del suo ritorno alla «democrazia, alle istituzioni democratiche, al rispetto dei diritti fondamentali dei nicaraguensi e alla convocazione di elezioni libere ed eque, sotto osservazione internazionale».
Fonte: (EUROPA PRESS)