L’Unione Europea ha dichiarato venerdì di aver inviato più di 250 vigili del fuoco da Portogallo, Francia e Spagna per aiutare a spegnere gli incendi in Cile, che stanno imperversando nel centro e nel sud del Paese e hanno causato 24 morti.
In seguito all’attivazione del Meccanismo di protezione civile dell’UE da parte delle autorità cilene, il Portogallo ha dispiegato 141 vigili del fuoco, squadre di coordinamento e mediche sul campo, mentre la Francia ha mobilitato 80 vigili del fuoco e la Spagna due squadre antincendio di 28 persone e 10 esperti nella valutazione degli incendi boschivi.
Di fronte all’avanzare delle fiamme, che hanno costretto a dichiarare il coprifuoco nelle regioni di Biobío, Ñuble e La Araucanía, il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, ha sottolineato il coinvolgimento di Francia, Portogallo e Spagna per «non dimenticare ciò che sta accadendo in altre parti del mondo», quando si sovrappongono crisi umanitarie come quella in Ucraina dovuta all’aggressione russa o il terremoto in Turchia e Siria.
«La risposta a questa immane catastrofe, mobilitata dal Meccanismo di protezione civile dell’UE, dimostra ancora una volta il suo valore aggiunto negli sforzi internazionali per salvare vite umane, rappresentando al contempo il meglio della solidarietà europea in azione sia all’interno dell’UE che nel mondo», ha dichiarato.
Nell’ambito della risposta a questa catastrofe naturale, il Centro europeo di risposta alle emergenze ha anche attivato il servizio di osservazione satellitare Copernicus, che ha prodotto 15 mappe delle aree colpite dagli incendi.
Negli ultimi mesi, l’UE ha convogliato 100.000 euro in aiuti d’emergenza per sostenere il lavoro della Croce Rossa in Cile per affrontare le conseguenze dell’incendio che ha colpito la regione di Valparaiso lo scorso dicembre.
Fonte: (EUROPA PRESS)