
Il governo neozelandese ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale mentre il ciclone Gabrielle attraversa il Paese, causando inondazioni e frane.
Il ministro neozelandese per la Gestione delle emergenze, Kieran McAnulty, ha annunciato la misura, firmata questa mattina presto, «per assistere la risposta al ciclone».
McAnulty ha dichiarato che è la terza volta nella storia della Nuova Zelanda che viene dichiarato lo stato di emergenza nel Paese, in questo caso perché «si tratta di un evento meteorologico senza precedenti che sta avendo un impatto significativo».
L’ultima volta che è stata dichiarata un’emergenza nazionale è stata durante la pandemia COVID-19 nel 2020, mentre il caso precedente è stato durante i terremoti di Canterbury.
Il titolare del portafoglio ha osservato che l’agenzia per la gestione delle emergenze è stata «in stretto contatto» con le squadre locali nelle aree colpite, dopo di che la dichiarazione «sarebbe vantaggiosa» perché «i criteri (per attuarla) sono già stati soddisfatti».
«Questa dichiarazione ci dà la possibilità di coordinare più risorse per le regioni colpite. Voglio sottolineare che il governo ha già aumentato il sostegno e le risorse alle regioni per un certo numero di giorni», ha spiegato McAnulty, aggiungendo che questa misura dà all’esecutivo centrale «l’autorità legale di applicare le risorse» a «sostegno di una risposta nazionale».
La misura riguarda sei regioni in cui era già stato dichiarato lo stato di emergenza locale: Northland, Auckland, Tairawhiti, Bay of Plenty, Waikato e Hawke’s Bay.
Migliaia di persone sono state evacuate lunedì in diverse località della penisola di Coromandel, nell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, a causa delle inondazioni provocate dall’arrivo del ciclone Gabrielle.
Fonte: (EUROPA PRESS)






