
Giovedì il Senato degli Stati Uniti ha compiuto il primo passo verso l’abrogazione delle autorizzazioni all’uso della forza militare contro l’Iraq del 1991 e del 2002, consentendo una votazione in Congresso per esaminarle, in prossimità del 20° anniversario dell’inizio della guerra.
La Commissione Affari Esteri della Camera degli Stati Uniti ha presentato la proposta di abrogazione delle autorizzazioni all’uso della forza militare contro l’Iraq, che sarà votata la prossima settimana, secondo quanto riportato da The Hill.
La legge è sponsorizzata dal senatore repubblicano Todd Young e dal democratico Tim Kaine, i quali sostengono che porre formalmente fine alle due autorizzazioni all’uso della forza militare significherebbe inviare un messaggio di sostegno all’Iraq, ora partner strategico in Medio Oriente.
La Casa Bianca avrebbe appoggiato la misura, che segnerebbe una conclusione formale dei conflitti e una riaffermazione simbolica della capacità del Congresso di dichiarare guerra.
Negli ultimi anni i legislatori hanno lavorato senza successo per abrogare l’Autorizzazione all’uso della forza militare (AUMF), che dava al Presidente degli Stati Uniti ampi poteri per condurre operazioni militari senza l’approvazione del Congresso.
L’AUMF del 2002 è stata utilizzata dai presidenti che si sono succeduti per operazioni militari che andavano oltre il suo scopo originario. Ad esempio, l’ex presidente Barack Obama ha utilizzato il provvedimento del 2002 per giustificare gli attacchi aerei contro i terroristi dello Stato Islamico in Iraq e Siria. Secondo la CNN, l’ex presidente Donald Trump ha citato l’AUMF per autorizzare l’attacco che ha ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani a Baghdad.
Fonte: (EUROPA PRESS)