L’opposizione colombiana avverte che la riforma del lavoro di Petro danneggerà lavoratori e datori di lavoro

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Archivio – Álvaro Uribe – Europa Press/Contacto/Cristian Bayona

Il leader del partito colombiano di opposizione Centro Democratico, Álvaro Uribe Vélez, sabato ha messo in discussione la riforma del lavoro annunciata dal governo del presidente Gustavo Petro, sostenendo che avrà benefici temporanei, che darà ai lavoratori illusioni e poi li frustrerà.

Crea un aumento di oltre il 30% del costo del lavoro delle piccole imprese che impiegano il 78% dei lavoratori colombiani», ha detto Uribe durante un evento di partito riportato da Radio Caracol.

Con l’attuale formulazione, non si genererà occupazione formale a causa dei costi eccessivi e delle regolamentazioni, ha aggiunto, sottolineando che la Colombia si sta dirigendo verso una situazione simile a quella dell’Argentina, dove non si genera occupazione formale e la povertà è in aumento, o del Venezuela, dove la disoccupazione ha provocato migrazioni.

»Ci mette nella situazione del Venezuela, dove gli standard lavorativi sono diventati inapplicabili e i lavoratori si offrono per mangiare. Solo il 34% ha un lavoro, una percentuale che sarebbe più grave se non fosse per i 6 milioni di venezuelani che hanno lasciato il Paese», ha detto l’ex presidente.

Ha anche fatto riferimento alla norma che riduce l’orario di lavoro settimanale. Quest’anno inizierà a essere applicata gradualmente la legge che abbiamo proposto per ridurre la settimana lavorativa da 48 a 42 ore settimanali, che richiede un costo per le aziende e uno sforzo congiunto con i lavoratori per migliorare la produttività. Riforme come questa saranno difficili da smantellare in futuro, anche se a lungo termine andranno a beneficio solo di un piccolo gruppo di lavoratori», ha ribadito.

Fonte: (EUROPA PRESS)