L’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, ha assicurato che la Russia restituirà i bambini ucraini «quando le condizioni saranno sicure», aggiungendo che la questione è stata «totalmente esagerata» dalla comunità internazionale.
Abbiamo semplicemente voluto risparmiare loro il pericolo che le attività militari potrebbero causare, tutto qui», ha dichiarato in una conferenza stampa presso la sede delle Nazioni Unite a New York. La questione dei bambini portati con la forza in Russia è stata totalmente esagerata», ha aggiunto.
Ha inoltre affermato che la Corte penale internazionale (Cpi), l’organismo che la settimana scorsa ha emesso un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin per la deportazione di minori, è «completamente nulla e non valida per noi».
Infatti, il Comitato investigativo russo lunedì ha aperto un procedimento penale contro i giudici della Corte penale internazionale (Cpi) e il procuratore capo di questa corte, ritenendo che Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez possano aver commesso un reato ai sensi del Codice penale russo mettendo in discussione la protezione di cui teoricamente gode un capo di Stato come Putin, secondo un comunicato del Comitato investigativo, riportato dall’agenzia di stampa Interfax.
Anche l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza del Paese, Dmitry Medvedev, è intervenuto affermando di ritenere che la decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di emettere un mandato di arresto per il presidente russo avrà »conseguenze mostruose».
Fonte: (EUROPA PRESS)