Il direttore della Central Intelligence Agency (CIA) statunitense, William Burns, si è recato a sorpresa in Arabia Saudita all’inizio della settimana per incontrare le controparti dell’intelligence e i leader nazionali nell’ambito del ripristino delle relazioni diplomatiche tra Riyad e Teheran.
Il direttore ha rafforzato il nostro impegno per la cooperazione in materia di intelligence, soprattutto in settori come l’antiterrorismo», ha dichiarato giovedì alla CNN un funzionario statunitense.
Burns avrebbe espresso ai funzionari sauditi la sua «frustrazione» per il recente riavvicinamento tra Riyad e Teheran, grazie a un accordo diplomatico mediato dalla Cina, e per l’apertura delle relazioni diplomatiche in Siria, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.
I ministri degli Esteri di Arabia Saudita e Iran, rispettivamente Faisal bin Farhan e Hosein Amirabdolahian, si sono incontrati giovedì a Pechino, in Cina, per discutere del processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali.
L’Iran e l’Arabia Saudita hanno sancito la ripresa delle relazioni diplomatiche a marzo con l’annuncio di un accordo per la riapertura delle rispettive ambasciate entro due mesi. L’annuncio è stato fatto sotto forma di dichiarazione tripartita a livello di ministero degli Esteri dai governi iraniano, saudita e cinese, che ha mediato i colloqui di riavvicinamento.
Teheran e Riyadh hanno interrotto le relazioni diplomatiche nel 2016 a seguito di un attacco alle missioni saudite in Iran da parte di manifestanti che chiedevano di fermare l’esecuzione del religioso sciita Nimr al-Nimr. I due paesi sono inoltre indirettamente impegnati nella guerra in Yemen, dove Riyadh sostiene il governo yemenita e Teheran l’insurrezione huthi.
Fonte: (EUROPA PRESS)