Il Comando delle operazioni orientali dell’esercito cinese ha iniziato sabato delle esercitazioni militari combinate intorno a Taiwan, in risposta all’incontro di questa settimana tra il presidente Tsai Ing Wen e il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Kevin McCarthy, che Pechino ha visto come un affronto alle sue rivendicazioni di sovranità sul territorio.
Per tutto il fine settimana e fino a lunedì prossimo, tutte le branche dell’esercito cinese svolgeranno esercitazioni di artiglieria, dispiegamenti navali e aerei ed esercitazioni di lancio di missili che «circonderanno l’isola di Taiwan da quattro direzioni», ha dichiarato il portavoce del Comando orientale, il colonnello Shi Yi, al quotidiano statale cinese Global Times.
Il portavoce ha confermato che le esercitazioni hanno lo scopo di inviare un «messaggio severo» contro le forze secessioniste che chiedono l’indipendenza di Taiwan e la loro «collusione con forze esterne», in una «mossa necessaria per salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale».
Secondo l’esperto militare Song Zhongping, consultato dagli stessi media, queste esercitazioni equivalgono praticamente a una prova generale di un blocco sull’isola, uno scenario progettato per impedire sia il dispiegamento delle forze taiwanesi sia le interferenze esterne.
OPERAZIONI IN DUE FASI Le esercitazioni militari iniziate sabato sono divise in due fasi. La prima consiste nel dispiegamento di pattuglie in stato di allerta, come quelle che da mesi sorvolano lo Stretto di Taiwan, spesso attraversando brevemente la cosiddetta «Linea Davis», che divide in due lo stretto ed è considerata l’inizio della zona di sicurezza di Taiwan.
Il Ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato almeno 42 jet da combattimento e otto navi da guerra nella giornata di sabato e ha riferito che 29 di questi velivoli sono entrati nel suo spazio di difesa aerea nelle zone settentrionali, centrali e meridionali dell’isola.
La seconda parte dell’esercitazione consiste nello sviluppo delle suddette esercitazioni congiunte, in cui jet da combattimento e navi da guerra «gireranno intorno all’isola effettuando vere e proprie esercitazioni orientate al combattimento», secondo quanto riferito da altri esperti militari, questa volta a condizione di anonimato, al giornale cinese.
Le esercitazioni culmineranno lunedì con un’esercitazione a fuoco vivo al largo della costa di Pingtan, nella provincia cinese del Fujian e a soli 130 chilometri da Taiwan, nell’ambito di uno speciale allarme militare dichiarato dall’Amministrazione per la sicurezza marittima della Cina orientale.
Inoltre, anche se le esercitazioni combinate termineranno lunedì, l’agenzia ha emesso ulteriori allarmi per esercitazioni a fuoco vivo fino al 20 aprile al largo della costa di Fuzhou, a circa 90 chilometri a nord di Pingtan.
Fonte: (EUROPA PRESS)