Le forze di sicurezza hanno arrestato una donna, Laura Bonafede, per aver presumibilmente aiutato il signore della droga siciliano Matteo Messina Denaro, con il quale sarebbe stata anche coinvolta sentimentalmente, a sfuggire alle autorità, e hanno avviato ricerche per cercare di ottenere maggiori dettagli sulla rete che il leader mafioso ha intessuto per eludere la sorveglianza per tre decenni.
La Bonafede, di professione insegnante, è figlia di uno storico capomafia, Leonardo Bonafede, ed è sposata con un altro capo, Salvatore Gentile, che sta scontando una pena detentiva per aver compiuto due omicidi su ordine di Messina Denaro, riferisce la Rai.
Le autorità ritengono che la donna arrestata abbia collaborato direttamente con Messina, che è stato arrestato a gennaio in una clinica in cui si stava sottoponendo a cure per il cancro. I due appaiono insieme in immagini scattate in un supermercato e, secondo gli inquirenti, Bonafede avrebbe cercato di facilitare la vita del latitante, ad esempio facendo la spesa, per evitare di essere scoperta.
Nel documento che dispone la custodia cautelare, il giudice sottolinea che i due avevano »un rapporto stabile, quasi familiare», che risale al 2007 e che si è interrotto per un certo periodo una decina di giorni dopo, a seguito di un’operazione di polizia. Messina ha addirittura elogiato per iscritto il fatto che la figlia di Laura Bonafede, Marina, condividesse »valori mafiosi».
Messina Denaro è stato per decenni uno degli uomini più ricercati d’Italia. Condannato «in contumacia» all’ergastolo per i suoi attentati, tra cui l’omicidio di due pubblici ministeri, rimane dietro le sbarre.
Fonte: (EUROPA PRESS)