Il ministro dell’Agricoltura bulgaro, Yavor Gechev, ha ammesso che sta «lavorando» per vietare le importazioni di prodotti agricoli ucraini, e Sofia sta seguendo le orme dei governi polacco e ungherese.
Gli interessi bulgari devono essere preservati, soprattutto perché quando due Paesi reagiscono in questo modo, se noi non reagiamo in modo analogo, gli accumuli (di grano) sul territorio bulgaro potrebbero essere ancora maggiori», ha detto Gechev, secondo il quotidiano «24 Chasa».
Il Ministro dell’Agricoltura ha informato di aver già richiesto una serie di relazioni per studiare la fattibilità legale dell’applicazione di questo divieto, e ha sottolineato di essere ora in attesa della decisione del Ministero dell’Economia, che è responsabile di questo tipo di misure.
Gechev ha ricordato che nel settembre dello scorso anno aveva già presentato una richiesta alla Commissione Europea per affrontare la questione, dal momento che il ritiro dei dazi doganali sui prodotti ucraini stava causando perdite ai produttori bulgari.
»Sono sei mesi che aspettiamo che la Commissione europea decida, è una questione che è stata sollevata ai massimi livelli. Cosa dovremmo fare ora? Lasciare che gli agricoltori bulgari vadano in bancarotta?», si è chiesto.
Per ridurre l’impatto economico della guerra in Ucraina, l’UE ha adottato una serie di misure volte a facilitare l’importazione dei suoi prodotti agricoli, che però ha generato una crisi economica nel settore in Paesi come la Polonia e la Bulgaria.
Secondo il ministro dell’Agricoltura bulgaro, le perdite degli agricoltori bulgari ammontano a 900 milioni di leva – più di 460 milioni di euro – secondo l’emittente pubblica BNR.
Sabato i governi ungherese e polacco hanno annunciato il divieto di importazione di prodotti agricoli ucraini fino al 30 giugno per difendere gli interessi dei produttori nazionali.
Mentre l’Ungheria intende adottare altre soluzioni entro la data di scadenza del divieto, la Polonia si è detta «aperta» a discutere e affrontare la questione dopo che l’Ucraina ha proposto un incontro per cercare soluzioni.
Fonte: (EUROPA PRESS)