Il laboratorio statunitense Pfizer ha registrato un utile netto attribuibile di 5,543 miliardi di dollari (5,042 miliardi di euro) nel primo trimestre del 2023, con un calo del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2021.
La multinazionale ha registrato un calo dei ricavi del 28,7% tra gennaio e marzo, a 18,282 miliardi di dollari (16,629 miliardi di euro), tra cui un calo del 77% dei ricavi derivanti dalle vendite di «Comirnaty», il vaccino COVID-19, a 3,064 miliardi di dollari (2,787 miliardi di euro), mentre Paxlovid, il trattamento orale contro la malattia, ha registrato ricavi per 4,069 miliardi di dollari (3,701 miliardi di euro), con un aumento del 177%.
Per l’intero anno, la multinazionale prevede un fatturato netto compreso tra 67 e 71 miliardi di dollari (60.943 milioni e 64.581 milioni di euro), con un calo tra il 33 e il 29% rispetto ai ricavi registrati nel 2022.
In particolare, Pfizer prevede che i ricavi derivanti dalla vendita di «Comirnaty» caleranno del 64% quest’anno, attestandosi intorno ai 13,5 miliardi di dollari (12,28 miliardi di euro), mentre quelli di «Paxlovid» si attesteranno intorno agli 8 miliardi di dollari (7,277 miliardi di euro), con un calo del 58%.
»I risultati del primo trimestre sono stati in linea con le nostre aspettative, sottolineando la nostra continua fiducia nel raggiungimento di una crescita del reddito operativo tra il 7% e il 9% entro l’anno fiscale 2023, escludendo i nostri prodotti Covid-19 e gli impatti valutari previsti», ha dichiarato David Denton, direttore finanziario di Pfizer, in un comunicato.
»Prevediamo che la maggior parte di questa crescita si verifichi nella seconda metà del 2023, visti i tempi dei lanci previsti a breve termine», ha aggiunto.
Fonte: (EUROPA PRESS)