Martedì l’Unione Europea ha dato il via libera definitivo alla partecipazione del Regno Unito a progetti di mobilità militare congiunta nell’ambito della Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO).
La decisione conferma la prima partecipazione del Regno Unito a un progetto militare congiunto dell’UE dopo l’uscita dal club comunitario. I Paesi Bassi, che guidano l’iniziativa, hanno esteso l’invito formale dopo aver esaminato la candidatura, riconoscendo che essa soddisfa le condizioni generali e apporta un valore aggiunto all’iniziativa.
In una dichiarazione, l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE Josep Borrell ha accolto con favore l’ingresso del Regno Unito nel progetto, osservando che la guerra in Ucraina ha evidenziato la necessità di «poter spostare rapidamente truppe ed equipaggiamenti militari in tutta Europa».
«Condividere informazioni ed esperienze con i partner principali è fondamentale», ha aggiunto, dopo aver indicato che il progetto è fondamentale per raggiungere questi obiettivi e aver sottolineato che l’ingresso del Regno Unito, dopo l’adesione di Stati Uniti, Canada e Norvegia lo scorso anno, dimostra la rilevanza del programma.
Dopo l’uscita dal blocco europeo, l’UE ha lavorato per integrare il Regno Unito nei quadri di collaborazione in materia di difesa, ricerca e università. In diverse occasioni, Borrell ha chiesto una cooperazione «strutturale, permanente e concordata», sottolineando che è «una parte fondamentale della sicurezza internazionale», ma ha lamentato la mancanza di armonia nel realizzarla.
La scorsa settimana Bruxelles ha presentato il suo piano per adattare strade, ferrovie e altre infrastrutture al movimento di truppe e mezzi militari, in modo che le forze armate europee possano rispondere meglio, più velocemente e su scala sufficiente alle crisi che scoppiano ai confini esterni dell’UE, come la situazione in Ucraina.