Il governo statunitense ha applaudito l’accordo tra il Chavismo e l’opposizione venezuelana per la ripresa del dialogo, anche se non è chiaro fino a che punto l’amministrazione statunitense possa essere coinvolta nel processo, ad esempio alleggerendo le sanzioni in vigore contro il governo di Nicolás Maduro.
«Accogliamo con favore il ritorno al dialogo tra le parti venezuelane questa settimana e ci auguriamo che lavorino per alleviare le sfide umanitarie che i venezuelani devono affrontare e per indire elezioni libere ed eque», ha dichiarato l’Assistente Segretario di Stato per gli Affari dell’Emisfero Occidentale Brian A. Nichols.
Gli Stati Uniti, ha dichiarato Nichols su Twitter, «continuano a stare al fianco del popolo venezuelano alla ricerca di un futuro migliore».
L’amministrazione di Joe Biden, che tecnicamente non riconosce Maduro come presidente del Venezuela, ha promosso una serie di sanzioni che sarebbe disposta a valutare in caso di progressi politici nel Paese sudamericano, come hanno dichiarato in diverse occasioni alti funzionari statunitensi.
Tra i possibili gesti c’è una concessione parziale alla compagnia petrolifera Chevron affinché possa espandere le sue operazioni in Venezuela, a patto che ci sia qualche progresso nei colloqui che stanno iniziando in Messico, secondo le fonti consultate da Bloomberg. Questo permesso temporaneo lascerebbe la compagnia petrolifera statale PDVSA fuori dai potenziali benefici.