
I futuri vertici delle forze di polizia brasiliane, che saranno nominati dal presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva, potrebbero analizzare i computer delle autorità di sicurezza, nel timore che funzionari vicini all’attuale presidente Jair Bolsonaro stiano installando software spia.
Questo è stato riconosciuto al quotidiano «O Globo» da un interlocutore di Lula, che giustifica il timore della squadra del prossimo presidente nell’affinità dimostrata tra lo stesso Bolsonaro e il settore più conservatore della Polizia federale negli ultimi quattro anni.
Allo stesso modo, Bolsonaro non ha mai negato la sua intenzione di collocare persone in linea con la sua ideologia e i suoi postulati in alcune delle posizioni più importanti delle autorità di sicurezza e di giustizia. Infatti, la Corte Suprema ha persino respinto la nomina di Alexandre Ramagem a capo della Direzione Generale della Polizia a causa della sua eccessiva vicinanza alla famiglia del presidente.
Di conseguenza, il team di Lula potrebbe anche prendere in considerazione un’ispezione approfondita dei computer per verificare se il presidente uscente abbia mai utilizzato l’istituzione di polizia come una sorta di «servizio di intelligence privato».
Sebbene il presidente eletto non abbia ancora fatto una dichiarazione su chi sarà il direttore generale della polizia, i media brasiliani suggeriscono che il candidato principale potrebbe essere Andrei Passos, che è stato capo della sicurezza del partito politico di Lula, il Partito dei Lavoratori, durante la campagna elettorale.