
Le autorità senegalesi hanno arrestato l’importante giornalista Pepe Alé Niang, direttore del portale di notizie Dakar Matin, con l’accusa di aver diffuso informazioni che potrebbero danneggiare la sicurezza nazionale del Paese africano.
La procura senegalese accusa Alé Niang, responsabile di numerose rubriche di politica nazionale, spesso critiche nei confronti del governo, di aver pubblicato documenti «segreti», tra cui piani di operazioni dell’esercito.
Fonti citate dal portale Dakar Actu hanno indicato che «lo scopo» di queste pubblicazioni è quello di «screditare» le forze armate. L’arresto fa seguito ai suoi ultimi articoli sulle accuse di stupro contro il principale leader dell’opposizione Ousmane Sonko.
Da parte sua, il Coordinamento delle Associazioni della Stampa (CAP) ha espresso il proprio sostegno a Dakar Matin e ha promesso di fornire assistenza legale al giornalista, prima di sottolineare che «il motivo del suo arresto rimane al momento sconosciuto».
Le tensioni politiche in Senegal si sono fatte sentire dal 2021, dopo l’arresto di Sonko con l’accusa di stupro e minacce di morte. Il suo arresto ha provocato proteste antigovernative che hanno causato almeno 13 morti e centinaia di feriti.
Il 31 luglio si sono tenute le elezioni parlamentari in cui la coalizione governativa di Benno Bokk Yaakar (BBY) ha perso la maggioranza assoluta, conquistando 82 dei 165 seggi in parlamento, tra le critiche dell’opposizione al presidente Macky Sall, che potrebbe non ricandidarsi nel 2024 alla scadenza dei suoi due mandati.