Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato giovedì il rapporto di «fiducia» con il suo omologo russo Vladimir Putin, affermando che è grazie a questi legami che è stato possibile riattivare l’accordo con l’Ucraina per l’esportazione di grano dai porti ucraini.
«Se non avessimo avuto fiducia reciproca, non saremmo stati in grado di compiere questo passo o di concretizzarlo», ha spiegato Erdogan, che ha insistito sul fatto che la «fiducia reciproca» e il «rispetto» tra i due leader consentono di compiere «questo tipo di passi», secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale turca Anatolia.
In questo senso, ha sostenuto che si tratta di «una politica dei leader» e ha sottolineato che i due Paesi mantengono la cooperazione in diversi settori, tra cui l’energia nucleare e l’industria della difesa. «Favoriscono il rispetto reciproco», ha sottolineato, prima di ribadire che spera di continuare a svolgere il suo ruolo di mediatore.
Il 22 luglio, dopo la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite, la Russia e l’Ucraina hanno firmato un accordo per sbloccare le esportazioni di cereali e fertilizzanti, interrotto brevemente dalle accuse di Mosca a Kiev per presunte minacce alla sicurezza del corridoio.
Alla fine la Russia ha annunciato il suo ritorno all’accordo dopo aver citato le «garanzie» ucraine, che Kiev ha respinto, anche se sono ancora in corso contatti per cercare di ottenere un’estensione dell’accordo, dato che scade il 19 novembre, in mezzo alla crisi alimentare ed energetica causata dalla guerra.