Il presidente del Cile, Gabriel Boric, ha descritto mercoledì le elezioni locali in Nicaragua come un processo elettorale «senza libertà», sottolineando l’importanza di ristabilire «garanzie democratiche e libertà» nel Paese.
«Domenica si sono tenute le elezioni comunali in Nicaragua. Un processo elettorale che si svolge senza libertà, senza una giustizia elettorale affidabile e senza oppositori imprigionati o banditi non è democrazia in nessun luogo del mondo», ha dichiarato il leader cileno in un messaggio sul suo account Twitter.
Boric ha sottolineato l’intenzione di promuovere nei vertici internazionali la necessità di garantire in Nicaragua il «ripristino» delle garanzie democratiche e delle libertà «proprie di uno Stato di diritto».
Ha inoltre affermato che promuoverà modi per porre fine a «tutti gli attacchi contro gli oppositori» nello Stato centroamericano.
Domenica 6 novembre, il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN) del presidente Daniel Ortega ha conquistato il 100% dei comuni nicaraguensi in elezioni municipali caratterizzate dall’assenza dei partiti di opposizione, vietati dai tribunali.
L’opposizione ha descritto le elezioni come una «farsa elettorale», anche se il governo ha cercato di difendere il risultato sottolineando l’alta affluenza alle urne. Tuttavia, l’organismo indipendente Urnas Abiertas ha registrato un tasso di astensione dell’82,67% e un’affluenza del 17,33%.