Il governo ucraino ha ordinato venerdì un divieto di esportazione della legna da ardere, partendo dal presupposto che potrebbe essere un materiale fondamentale per il riscaldamento in vista di un inverno che si prevede sarà caratterizzato da problemi di approvvigionamento elettrico.
Kiev ha già vietato l’esportazione di carbone a settembre e ora ha fatto lo stesso con la legna da ardere. Il primo ministro Denis Shmigal ha spiegato che in alcune aree, soprattutto quelle vicine alle linee del fronte, la legna è già la principale fonte di riscaldamento, secondo l’agenzia UNIAN.
Gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine hanno provocato tagli alle forniture essenziali, anche nella capitale Kiev, dove venerdì mattina solo un terzo delle abitazioni aveva ripreso il riscaldamento.
Il sindaco, Vitali Klitschko, ha dichiarato su Telegram che sono stati allestiti 400 punti di riscaldamento sempre aperti per garantire il benessere della popolazione. Questi punti consentono anche di ricaricare dispositivi elettronici come i telefoni cellulari.