
Il Ministero degli Interni della Repubblica Ceca ha dichiarato venerdì che fino a nove candidati correranno alle elezioni presidenziali previste per il primo turno del 13-14 gennaio 2023, tra cui l’ex primo ministro Andrej Babis, che è il favorito.
Sette di questi candidati hanno ottenuto l’appoggio di deputati e senatori – sono necessari 20 dei primi o 10 dei secondi – mentre altri hanno ottenuto un numero sufficiente di firme di cittadini – 50.000 -.
Altri tredici candidati sono stati esclusi perché non hanno soddisfatto tutti i requisiti per vari motivi, tra cui la mancata presentazione della candidatura entro la scadenza o il mancato raggiungimento del numero minimo di firme di cittadini richiesto.
Il leader rimane l’ex Primo Ministro Babis con il 22% dei voti, battuto di poco dall’ex presidente del Comitato militare della NATO, il generale in pensione Petr Pavel, con il 22,5% dei voti.
Al terzo posto ci sarebbe l’ex rettore dell’Università Mendel di Brno, Danuse Nerudova, con il 15% dei voti, secondo gli ultimi sondaggi pubblicati all’inizio del mese dai media cechi.
Un eventuale ballottaggio avrebbe luogo 14 giorni dopo il primo turno. L’attuale presidente, Milos Zeman, non può ricandidarsi dopo aver concluso i due mandati previsti dalla legge ceca.