La commissione parlamentare che indaga sull’assalto al Campidoglio ha annunciato di aver completato il suo lavoro e spera di rendere pubbliche tutte le trascrizioni e le conclusioni in un rapporto finale prima delle vacanze di Natale, secondo quanto dichiarato dal suo presidente, Bennie Thompson.
Insieme al rapporto finale «abbiamo in programma di rendere disponibili le trascrizioni e altri materiali» attraverso «una versione digitale a cui il pubblico potrà accedere», ha dichiarato Thompson, anche se alcune di queste dichiarazioni non riveleranno il nome dell’oratore a causa di «accordi prestabiliti».
Questa commissione speciale della Camera dei Rappresentanti ha posto fine questa settimana alle apparizioni dei testimoni, gli ultimi a comparire sono stati due persone vicine all’ex presidente Donald Trump, come la sua ex consigliera Kellyanne Conway, o l’ex capo dello staff, Tony Ornato.
Nelle ultime settimane si sono intensificate le indagini sul coinvolgimento che Trump potrebbe aver avuto il 6 gennaio 2021, quando una folla di suoi sostenitori ha preso d’assalto il Campidoglio a Washington per fermare il trasferimento dei poteri presidenziali dopo la vittoria di Joe Biden alle elezioni.
Secondo fonti della commissione a cui la NBC ha avuto accesso, il rapporto finale, previsto prima delle vacanze di Natale, si concentrerà principalmente sul ruolo di Trump, piuttosto che sulle carenze dell’FBI e di altre agenzie di sicurezza governative prima dell’attacco.
L’intenzione della commissione è quella di rilasciare il rapporto finale prima dell’insediamento del nuovo Congresso a gennaio, quando i repubblicani avranno il controllo della Camera dei Rappresentanti, dove il previsto nuovo speaker, Kevin McCarthy, ha chiesto a Thompson di conservare tutta la documentazione accumulata.
I democratici temono che con il cambio di potere ci sarà un tentativo di riscrivere quanto accaduto e Thompson ha già chiarito che McCarthy è libero di continuare il processo, ma per quanto riguarda la commissione che presiede, il suo ruolo termina il 31 dicembre.
Da quando è stata costituita nel 2021, la commissione, composta per lo più da democratici e da due repubblicani, ha condotto più di mille interviste e ha ricevuto centinaia di migliaia di documenti, tra cui rapporti, trascrizioni e registrazioni, oltre a tenere decine di udienze pubbliche e a citare un centinaio di testimoni.
Tra coloro che si sono presentati a testimoniare ci sono i figli di Trump, Donald Jr e Ivanka; il genero Jared Kushner; il suo ex avvocato e uno dei principali difensori della teoria dei brogli elettorali, Rudy Giuliani; e alcuni alti funzionari della sua amministrazione, come l’ex viceprocuratore generale Jeffrey Clark o l’ex vicepresidente Mike Pence.