
Il Cremlino ha avvertito venerdì che un eventuale accordo per l’invio di carri armati all’Ucraina al vertice del Gruppo di contatto NATO sull’Ucraina presso la base di Ramstein in Germania avrebbe avuto conseguenze «negative», sottolineando che non avrebbe «cambiato nulla».
«Le conseguenze sarebbero sicuramente negative», ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa TASS. «Abbiamo ripetuto più volte che queste forniture non cambieranno nulla di fondamentale, ma aggiungeranno problemi all’Ucraina e al popolo ucraino», ha sottolineato.
Ha chiesto di «non esagerare l’importanza di queste forniture in termini di capacità di cambiare qualcosa» e ha sostenuto che «gli specialisti sono ben consapevoli dei problemi che accompagnano queste consegne». «Tutti questi serbatoi hanno bisogno di manutenzione, riparazioni e così via», ha aggiunto.
Peskov ha sottolineato che questa decisione «si aggiungerà ai problemi dell’Ucraina e non cambierà nulla in termini di progressi della Russia nel raggiungimento dei suoi obiettivi», pur riconoscendo che il conflitto sta «aumentando a dismisura» a causa del crescente coinvolgimento «indiretto e talvolta diretto» dei Paesi della NATO.
Il portavoce presidenziale russo ha inoltre affermato che i due anni di presidenza di Joe Biden negli Stati Uniti «sono stati molto negativi per le relazioni bilaterali». «Le relazioni bilaterali sono probabilmente al punto più basso della storia, purtroppo», ha lamentato, sottolineando che «non c’è speranza di miglioramento nel prossimo futuro».
Fonte: (EUROPA PRESS)