L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha spiegato in una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdolahian che la decisione del Parlamento europeo di designare le Guardie rivoluzionarie come organizzazione terroristica è un’espressione non vincolante delle preoccupazioni dell’Europa sull’attuale situazione dei diritti umani in Iran.
Nel corso della conversazione, il ministro iraniano ha espresso la sua profonda critica alla risoluzione del Parlamento europeo, che ha definito «emotiva, crudele e non professionale», oltre che «contraria alla ragione e alla civiltà», secondo una sintesi della conversazione pubblicata dal Ministero degli Esteri iraniano sul suo sito web.
Il dialogo arriva dopo che il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che definisce la Guardia rivoluzionaria iraniana un gruppo terroristico per le presunte violazioni dei diritti umani durante i recenti disordini nel Paese. La misura è stata approvata mercoledì da quasi tutti gli eurodeputati con 598 voti a favore, 31 astensioni e nove voti contrari.
«Abbiamo ripetuto più volte che il Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche è un’istituzione ufficiale e sovrana, che ha svolto e continua a svolgere un ruolo vitale e importante nel garantire la sicurezza dell’Iran e della regione, soprattutto nella lotta al terrorismo», ha dichiarato il ministro iraniano, aggiungendo che la decisione del Parlamento europeo è un «colpo al piede per l’Europa».
Amirabdolahian ha dichiarato che l’Assemblea consultiva islamica (Parlamento) iraniana risponderà «legalmente e con fermezza» prima di invitare il Parlamento europeo a «riflettere sulle ripercussioni negative» della sua decisione.
«Nel mondo della diplomazia è necessario rispettare la sicurezza reciproca e mettere all’ordine del giorno la promozione della fiducia reciproca, piuttosto che ricorrere al linguaggio delle minacce e delle misure ostili. In ogni caso, ci sarà una reazione e una risposta», ha detto.
Da parte sua, Borrell ha convenuto sulla natura emotiva della risoluzione del Parlamento europeo, prima di ricordare al ministro iraniano che il Parlamento europeo è un’istituzione completamente indipendente, la cui risoluzione non vincolante «riflette semplicemente le preoccupazioni dell’Europa», secondo il sito web del ministero iraniano.
Borrell ha scelto di concentrarsi sul processo diplomatico durante i difficili colloqui sul rientro dell’Iran nell’accordo nucleare internazionale. In questo senso, l’alto diplomatico europeo ha espresso la sua soddisfazione per le notizie sulla cooperazione tra l’Iran e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).
Fonte: (EUROPA PRESS)