Decine di manifestanti sono scesi in piazza nella capitale irachena Baghdad mercoledì per protestare contro la svalutazione del dinaro rispetto al dollaro statunitense e per chiedere al governo iracheno di intervenire con urgenza per evitare una crisi economica ancora più grave nel Paese.
I manifestanti, provenienti da diversi governatorati dell’Iraq centrale e meridionale, hanno protestato con bandiere e striscioni davanti alla Banca Centrale dell’Iraq, pesantemente sorvegliata dalle forze di sicurezza, secondo l’agenzia di stampa INA.
Il primo ministro iracheno Mohamed Shia al Sudani ha licenziato lunedì il governatore della Banca centrale Ali Mohsen al Alaq e ha nominato Mustafa Majaif alla guida dell’istituzione dopo aver emanato una serie di misure nel tentativo di stabilizzare il tasso di cambio dinaro-dollaro.
Al Sudani ha anche nominato Bilal al Hamdani come nuovo capo della Banca Commerciale dell’Iraq, dopo aver ordinato il pensionamento anticipato di Salem Jauad al Chalabi. Da quando è salito al potere, Al Sudani si è impegnato a stabilizzare la situazione economica del Paese.
Il ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein ha dichiarato la scorsa settimana all’emittente televisiva curda Rudaw che una delegazione irachena si recherà negli Stati Uniti a febbraio per discutere delle fluttuazioni del tasso di cambio con il dollaro.
La Banca centrale irachena ha annunciato nel dicembre 2020 una svalutazione della moneta per far fronte alla crisi di liquidità, anche se il deprezzamento del dinaro ha rappresentato una battuta d’arresto per la popolazione, che ha dovuto affrontare l’aumento dei prezzi e l’innalzamento del tenore di vita.
Fonte: (EUROPA PRESS)