La Polizia nazionale e l’Esercito peruviano sono riusciti a sbloccare lunedì l’autostrada Panamericana Sur, dopo un blocco di oltre undici giorni in seguito alle proteste scoppiate nel Paese latinoamericano per chiedere le dimissioni della presidente Dina Boluarte.
Verso le 13.30 ora locale, membri della Polizia Nazionale e dell’esercito, insieme a unità blindate, hanno sbloccato il tratto di strada al chilometro 263, nel distretto di Salas Guadalupe, che era stato fortificato con pneumatici e pietre.
Come riportato dall’emittente radiofonica peruviana RPP, durante il processo si sono verificati scontri tra le forze di sicurezza peruviane e i manifestanti, anche se la strada è stata finalmente liberata dopo essere stata bloccata per più di undici giorni.
Poco dopo, il primo ministro peruviano, Alberto Otárola, ha dichiarato che nei prossimi giorni ci saranno altri blocchi stradali in tutto il Paese, in regioni come Arequipa e Puno, dove i manifestanti sono stati molto attivi.
«È importante chiedere a questi gruppi violenti di smettere di intraprendere azioni di forza contro la sicurezza e la vita delle persone, così come contro diverse organizzazioni pubbliche e private che stanno distruggendo il Paese», ha dichiarato, secondo quanto riportato dal quotidiano «La República».
Il Perù è nel mezzo di una profonda crisi politica dopo la destituzione da parte del Congresso dell’ex presidente Pedro Castillo, che il 7 dicembre ha annunciato lo scioglimento del Parlamento andino e la creazione di un governo speciale.
Dopo l’arresto dell’ex presidente, decine di migliaia di persone hanno manifestato in varie parti del Paese per chiedere le dimissioni del presidente Boluarte, lo scioglimento del Congresso e la convocazione urgente delle elezioni presidenziali. Più di 60 persone sono state uccise nei disordini tra manifestanti e forze di sicurezza.
Fonte: (EUROPA PRESS)