
La NATO ha fissato il vertice di luglio dei leader alleati a Vilnius, in Lituania, come termine ultimo per l’adesione di Svezia e Finlandia all’organizzazione, dopo aver ipotizzato che lo scenario elettorale in Turchia rinvii la ratifica dell’adesione di Stoccolma e Helsinki all’estate.
Parlando prima della riunione dei ministri della Difesa alleati, l’ambasciatore statunitense presso la NATO Julianne Smith ha insistito sul fatto che gli alleati vogliono che Svezia e Finlandia si uniscano alla coalizione e ha ribadito che Washington spera di concludere il processo entro il vertice dell’11-12 luglio.
«Stiamo lavorando a stretto contatto con i Paesi in attesa di ratifica, l’Ungheria e la Turchia, e molti di noi hanno detto che il nostro interesse e la nostra aspettativa è che Svezia e Finlandia si uniscano presto all’alleanza. Molti alleati, tra cui gli Stati Uniti, vorrebbero che ciò avvenisse in tempo per il vertice di Vilnius», ha dichiarato.
Smith ha evidenziato il contributo di svedesi e finlandesi alla NATO, sottolineando la loro vicinanza all’alleanza e sostenendo che porteranno molte capacità militari per migliorare il contesto di sicurezza nell’Europa settentrionale e nel Mar Baltico.
La mancanza di progressi negli ultimi mesi tra la Turchia e i due candidati, insieme alle imminenti elezioni del 14 maggio, con lo scioglimento delle Camere, esclude in questa fase qualsiasi ratifica dell’adesione. Una fonte alleata condivide questa analisi e insiste affinché Svezia e Finlandia entrino nella NATO contemporaneamente, dopo che Helsinki ha suggerito una possibile mossa da sola, dato che Ankara concentra il suo veto su Stoccolma.
Questa fonte alleata indica il mese di giugno, quando sarà costituito il Parlamento turco, come un possibile momento di sblocco della situazione, anche se l’obiettivo finale è quello di avere buone notizie per l’incontro di Vilnius.
Queste scadenze sono state assunte dalla stessa Finlandia, il cui presidente, Sauli Niinisto, ha indicato il vertice in Lituania come scenario per formalizzare l’ingresso nell’organizzazione e ha avvertito che se il blocco dovesse persistere per allora avrebbe sollevato questioni sull’adesione alla NATO, insistendo sul fatto che il veto della Turchia è diventato un problema per la stessa alleanza militare.
Stoccolma e Helsinki hanno presentato domanda formale di adesione a maggio e il processo è stato portato a termine in tempi record, ma si è scontrato con il veto di Ankara, che ha citato la mancanza di cooperazione in materia di antiterrorismo per bloccare la ratifica formale. Le autorità turche ne bloccano l’ingresso fino alla consegna di tutti gli individui accusati di appartenere a organizzazioni curde dichiarate dal governo turco gruppi terroristici, come il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).
Il veto turco è stato tolto per la prima volta alla vigilia del vertice dei leader della NATO a Madrid, dove il presidente Recep Tayyip Erdogan ha firmato un accordo a tre con Svezia e Finlandia per cooperare nell’antiterrorismo, un patto che gli svedesi e i finlandesi affermano ora di rispettare ma che non si è tradotto in una posizione più conciliante da parte della Turchia, che insiste sull’estradizione di individui legati al PKK.
Fonte: (EUROPA PRESS)