
Secondo i nuovi dati del Dipartimento per i disastri naturali del Paese, il ciclone Freddy ha causato 326 morti e più di 80.000 persone colpite durante il suo passaggio in Malawi.
Secondo i dati del governo del Malawi riportati dal Nyasa Times, 88.313 persone sono state sfollate e almeno 707 sono rimaste ferite a causa del ciclone, che secondo le autorità del Paese è già passato, anche se si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà con il proseguire dei soccorsi.
Anche le Nazioni Unite stanno tenendo d’occhio il Paese: la coordinatrice dei residenti Rebecca Adda Dontoh ha lanciato un appello alla comunità internazionale per chiedere aiuto durante la sua visita alle aree colpite dalle piogge e dalle inondazioni.
Il portavoce del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, ha ribadito che l’ONU sta lavorando in 165 campi per gli sfollati e, oltre ad assistere i soccorsi – ha detto di avere informazioni su circa 200 persone salvate con l’aiuto della sua organizzazione -, sta inviando forniture di soccorso alle aree più colpite, tra cui cibo, tende, coperte, acqua, prodotti igienici e sanitari.
Giovedì il presidente Lazarus Chakwera ha dichiarato quattordici giorni di lutto nazionale per i morti e il segretario presidenziale Colleen Zamba ha dichiarato che il lutto sarà esteso da giovedì al 29 marzo «per onorare le vite perse a causa del ciclone».
Fonte: (EUROPA PRESS)